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Il Consiglio federale attua una soluzione insufficiente

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Dopo un’assidua pressione politica, con decorrenza 2024 il Consiglio federale adeguerà il confronto dei salari per il calcolo del grado di invalidità. La riduzione forfetaria del 10 per cento è sì un miglioramento, ma anche un’opportunità mancata.

L’importo di una rendita AI è calcolato sulla base del confronto del reddito prima e durante l’invalidità. In alcuni casi, occorre quindi stimare un reddito ipoteticamente conseguibile nella situazione in questione. Ebbene, i salari ipotetici sui quali si basano talvolta i calcoli per le rendite AI sono troppo alti perché riferiti al reddito di persone sane. Il Consiglio federale ha dunque deciso di applicare una riduzione forfetaria del 10 per cento a partire dall’1.1.2024.

Si tratta senza dubbio di un miglioramento, che però non è sufficiente. La mozione sulla quale poggia questa modifica e approvata a grande maggioranza da entrambe le Camere esigeva una soluzione basata su metodi scientifici.

Con la riduzione forfetaria, il Consiglio federale sceglie una soluzione applicabile a breve termine, ma che non rende giustizia né alla mozione né alle singole costellazioni. Come dimostrano alcuni studi, una riduzione forfetaria calcolata su basi scientifiche dovrebbe essere del 17 per cento.

Secondo Philipp Schüepp, responsabile Affari pubblici, la decisione del Consiglio federale va quindi classificata tra le opportunità mancate: «Questa differenza di sette punti percentuali rispetto a una soluzione equa potrebbe essere determinante per l’ottenimento o il mancato ottenimento di una rendita AI e di altre prestazioni, e dunque influenzare considerevolmente la vita di singole persone». Pro Infirmis continuerà a impegnarsi affinché venga trovata una soluzione più adeguata.

Contatto: Philipp Schüepp, philipp.schueepp@proinfirmis.ch

Al comunicato stampa di Inclusion Handicap (in francese)

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