Abitare in modo autodeterminato
Un diritto per tutti
La situazione abitativa è decisiva per il nostro benessere, i nostri contatti sociali e, di conseguenza, per la qualità della nostra vita. Tutte e tutti dovrebbero quindi poter scegliere liberamente dove, come e con chi vivere, e dire quale tipo di sostegno necessitano in questo ambito: un appartamento privo di barriere, l’accompagnamento a domicilio, un istituto per persone con disabilità o un’altra forma abitativa idonea al proprio caso.
La situazione
Secondo l’indice dell’inclusione del 2023, una persona con disabilità su cinque si sente fortemente limitata nella sua situazione abitativa. Molte di loro non possono decidere autonomamente né il luogo di residenza, né quando mangiare o dormire.
Gli ostacoli principali sono:
- la mancanza di prestazioni di assistenza;
- un finanziamento insufficiente di cure ambulatoriali;
- la carenza di spazi abitativi privi di barriere e di appartamenti accessibili in sedia a rotelle.
Alcuni Cantoni puntano di più sull’autodeterminazione, ma in molti luoghi gli istituti rappresentano ancora l’unica soluzione, lontana anni luce dal principio della libera scelta.
La visione
Le persone con disabilità decidono autonomamente dove, come e con chi vivere. Il sostegno necessario viene finanziato indipendentemente dalla forma abitativa scelta.
Una società inclusiva offre diverse possibilità di alloggio:
- un appartamento proprio privo di barriere e con prestazioni di assistenza flessibili;
- l’accompagnamento a domicilio in caso di necessità;
- gli istituti come una possibilità tra tante.
Il modello svedese ha dimostrato che questa visione è realizzabile: nel paese scandinavo, i classici istituti sono stati sostituiti decine di anni fa da forme abitative adatte alle singole esigenze e con un sostegno commisurato al bisogno.
Che cosa deve fare la Svizzera per realizzare una situazione abitativa inclusiva
Nel 2014, la Svizzera ha ratificato la Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità, la quale esige che venga data la precedenza alla possibilità di abitare in modo autodeterminato. La Confederazione decreta però unicamente che i Cantoni devono mettere a disposizione posti in istituto, il che impedisce una vera libertà di scelta.
L’iniziativa per l’inclusione, consegnata nel settembre 2024 con oltre 107'000 firme, vuole iscrivere il diritto di abitare in modo autodeterminato nella Costituzione affinché le persone con disabilità possano scegliere liberamente dove e come vivere, beneficiando inoltre del sostegno necessario.
Il Consiglio federale intende tuttavia lanciare un controprogetto indiretto. Dal canto suo, Pro Infirmis chiede l’accesso garantito a prestazioni di assistenza e un numero maggiore di appartamenti senza barriere per permettere alle persone con disabilità di vivere davvero in modo autodeterminato.

Le nostre richieste principali nell’ambito dell’alloggio
- Iscrizione nella Costituzione
- Vera libertà di scelta
- Prestazioni di sostegno garantite
- Più spazi abitativi privi di barriere
L’impegno di Pro Infirmis a favore dell’assenza di barriere nell’ambito dell’alloggio
Pro Infirmis propone numerose prestazioni volte a colmare le lacune nell’offerta abitativa per le persone con disabilità.
Le nostre offerte comprendono:
- la consulenza specializzata per l’assistenza a domicilio, la quale fornisce aiuto per il finanziamento, l’organizzazione e la pianificazione di diverse prestazioni di assistenza;
- l’accompagnamento a domicilio, un sostegno per sbrigare le faccende quotidiane a casa propria;
- le scuole di vita autonoma, che consentono a persone con disabilità tra i 18 e i 65 anni di provare e imparare a vivere in modo indipendente;
- il coaching per la ricerca di un appartamento adeguato e il disbrigo delle relative formalità;
- la consulenza per una costruzione senza ostacoli fornita ad architetti, progettisti e committenti, nonché ai privati che desiderano apportare le necessarie modifiche alla loro abitazione.
Le prestazioni variano secondo il Cantone.
Qui trovate le offerte presenti nel vostro Cantone.
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