Unfallversicherungstaggeld

Unfallversicherungstaggeld

Ein Unfall ist kaum vorhersehbar, trifft plötzlich ein und führt oft zu einschneidenden finanziellen Konsequenzen. Wird eine Person als Folge eines Unfalles arbeitsunfähig, stellt sich unter anderem die Frage, ob und unter welchen Voraussetzungen sie Anspruch auf ein Taggeld hat. Diese und weitere Fragen im Zusammenhang mit dem Unfallversicherungstaggeld beantworten wir in diesem Kapitel.

Indennità giornaliera in caso di infortunio

Un infortunio è imprevedibile, si verifica di punto in bianco e spesso comporta pesanti conseguenze finanziarie. Se una persona diventa inabile al lavoro a seguito di un infortunio si pone, tra le altre, anche la domanda se sussista, e a quali condizioni, il diritto a un’indennità giornaliera. Il presente capitolo è dedicato a questa e ad altre questioni relative all’indennità giornaliera in caso di infortunio.

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  • <link pagina infortunio e malattia>Infortunio e malattia professionale
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  • <link pagina nesso di causalità quale>Nesso di causalità quale condizione
  • <link pagina riduzione giornaliera in caso di>Riduzione dell’indennità giornaliera in caso di sovraindennizzo
  • <link pagina basi>Basi giuridiche

Assicurazione obbligatoria

Tutti i dipendenti attivi in Svizzera sono assicurati obbligatoriamente contro gli infortuni. Sono considerate dipendenti le persone in un rapporto di lavoro con obbligo di versare il salario, non importa se siano malate o con handicap. All’inizio del rapporto di lavoro devono essere assicurate senza riserve contro le conseguenze di infortuni. I collaboratori sono assicurati anche se il datore di lavoro non ha stipulato un’assicurazione o non ha pagato i premi. In un caso del genere, le prestazioni previste dalla legge sono versate dalla SUVA (aziende assegnate alla SUVA) o dalla cassa suppletiva.
Sono assicurati obbligatoriamente anche tutti coloro che riscuotono indennità di disoccupazione.
I dipendenti a tempo parziale con un tempo di lavoro inferiore alle otto ore la settimana sono assicurati soltanto contro gli infortuni professionali, l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni non contempla alcuna copertura degli infortuni non professionali. Gli infortuni sul tragitto casa-lavoro sono considerati per queste persone infortuni professionali.

Possono assicurarsi a titolo facoltativo le persone esercitanti un’attività lucrativa indipendente domiciliate in Svizzera, come pure i loro familiari collaboranti nell’impresa e non assicurati d’obbligo (p.es. persone che lavorano nell’impresa del coniuge senza percepire uno stipendio).
Non sono assicurate tutte le altre persone: personale domestico, studenti, figli e pensionati senza attività lucrativa. Queste persone devono, in caso di infortunio, accontentarsi delle prestazioni della cassa malati (copertura delle spese di cura con partecipazione ai costi) oppure integrarle con un’assicurazione complementare privata.

  • Esempio: H. ha una formazione commerciale di base e finora ha dato una mano, al bisogno e senza stipendio, alla contabilità del marito, titolare di un’impresa di pittura. Benché possibile su base volontaria, non ha mai stipulato un’assicurazione LAINF. Oggi H. lavora sei ore la settimana come contabile in una piccola agenzia viaggi ed è assicurata obbligatoriamente contro gli infortuni professionali, ossia contro quelli che si verificano sul lavoro o lungo il tragitto casa-lavoro. Se H. lavorasse più di otto ore la settimana, sarebbe obbligatoriamente assicurata anche contro gli infortuni non professionali (p.es. infortunio sugli sci durante il tempo libero).

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Infortunio e malattia professionale

L’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni copre le conseguenze di infortuni e di malattie professionali. 

È considerato infortunio qualsiasi influsso dannoso, improvviso e involontario, apportato al corpo umano da un fattore esterno straordinario. Sono assimilabili all’infortunio determinate lesioni corporali anche se manca l’influsso straordinario (p.es. fratture, lussazioni, lacerazioni del menisco, lacerazioni e stiramenti muscolari, lacerazioni dei tendini, lesioni dei legamenti o lesioni del timpano). Sono assicurate anche le lesioni inferte a una persona infortunata durante le cure sanitarie (p.es. errore medico), nonché le ricadute e le conseguenze tardive.

  • Esempio: alcuni anni fa, L. ha perso completamente la vista. Oggi lavora cinque ore al giorno come impiegato di commercio e percepisce anche una rendita AI. Durante le vacanze in Italia, inciampa in un ostacolo sul marciapiede e subisce una complessa lesione del ginocchio.
    La caduta di L. è un infortunio, è infatti un influsso dannoso, improvviso e involontario, apportato al corpo umano da un fattore esterno straordinario. Non fa differenza che nella stessa situazione una persona vedente non sarebbe caduta, quindi che sia in parte colpa della cecità, perché la causa dell’infortunio non è rilevante. Poiché lavora più di otto ore la settimana come dipendente, L. è interamente assicurato contro gli infortuni non professionali, anche per quelli che si verificano all’estero.


L’assicurazione obbligatoria copre anche le malattie professionali, ossia quelle causate esclusivamente o prevalentemente da sostanze nocive o da determinati lavori nell’esercizio dell’attività professionale. Tali sostanze e lavori sono riportati in un elenco. Sono considerate professionali anche altre malattie di cui è provato siano state causate in modo preponderante dall’esercizio dell’attività professionale.

  • Esempio: B. lavora in una panetteria industriale. A causa di un’allergia alla polvere di farina, l’assicurazione contro gli infortuni rilascia una decisione d’inidoneità e B. non può più esercitare come panettiera. Le conseguenze di questa malattia professionale sono a carico dell’assicurazione contro gli infortuni, la quale verserà per un determinato periodo un’indennità giornaliera transitoria e un indennizzo transitorio affinché B. possa seguire una riqualifica.

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Ammontare dell’indennità giornaliera

In caso di piena incapacità al lavoro, l’assicurazione contro gli infortuni versa un’indennità giornaliera pari all’80 per cento dell’ultimo salario percepito prima dell’infortunio, il cosiddetto guadagno assicurato, limitato per legge a un tetto massimo di 148'200 franchi. In caso di incapacità al lavoro parziale, l’indennità è ridotta in proporzione. Se al momento dell’infortunio la persona infortunata percepiva già un’indennità giornaliera (prestazione sostitutiva del salario), il salario alla base di tale indennità è considerato il guadagno assicurato.

  • Esempio: M. lavora per un’impresa edile e guadagna 5000 franchi al mese, rispettivamente 65'000 franchi l’anno (tredicesima inclusa). Cadendo con la bicicletta, si rompe un braccio e si ferisce un piede, diventando inabile al lavoro per diverse settimane. In questo periodo, l’assicurazione contro gli infortuni gli versa un’indennità giornaliera di 142.50 franchi al giorno (65'000 franchi x 0,8:365). Per il mese di aprile, l’indennità giornaliera totale ammonta quindi a 4275 franchi (30 giorni a 142.50 franchi).


Se una persona è ricoverata in uno stabilimento di cura a spese dell’assicurazione contro gli infortuni, l’indennità giornaliera subisce una trattenuta. Per le persone sole senza obblighi di mantenimento o d’assistenza, tale trattenuta ammonta al 20 per cento dell’indennità giornaliera, ma al massimo 20 franchi; per le persone sposate e per quelle sole con obblighi di mantenimento o d’assistenza al 10 per cento dell’indennità giornaliera, ma al massimo 10 franchi. Non v’è alcuna trattenuta ove persone sposate o sole devono provvedere a persone minorenni o in corso di formazione.
A determinate condizioni, l’indennità giornaliera può venire anche ridotta. La riduzione è ammessa se la persona ha subìto l’infortunio commettendo un crimine o un delitto (p.es. guidando in stato di ebbrezza) o un atto temerario (p.es. base jumping). Se la persona infortunata ha famigliari da mantenere, la riduzione può essere al massimo del 50 per cento.

  • Esempio: se si fosse verificato durante una rischiosa prova di downhill con il rampichino, l’infortunio di M. sarebbe stato definito atto temerario e avrebbe comportato una riduzione dell’indennità giornaliera. Dato che M. è padre di due figli minorenni, la riduzione avrebbe potuto però essere al massimo del 50 per cento.


Se un infortunio non professionale è causato da colpa grave, l’indennità giornaliera può venire ridotta per al massimo due anni. In altri casi non è ammessa una riduzione in caso di colpa grave. L’indennità giornaliera non è ridotta nemmeno se il danno alla salute è dovuto solo in parte all’infortunio.

  • Esempio: K. lamentava problemi alla schiena già prima di cadere dal ponteggio, ciò nonostante ha sempre esercitato la professione di conciatetti senza limitazioni. Dopo la caduta, però, i dolori alla schiena l’hanno costretto a interrompere temporaneamente la sua attività. Anche se K. aveva problemi di schiena già prima dell’infortunio, l’indennità giornaliera non può essere ridotta.

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Inizio ed estinzione del diritto

Le persone inabili al lavoro hanno diritto all’indennità giornaliera a partire dal terzo giorno dopo l’infortunio per tutti i giorni della settimana, compresi la domenica e i giorni festivi. Non è tuttavia versato nulla finché sussiste il diritto a un’indennità giornaliera dell’assicurazione invalidità (p.es. durante una riformazione professionale) o a un’indennità di maternità.

Il diritto all’indennità giornaliera in caso di infortunio si estingue con il recupero della piena capacità al lavoro, con l’inizio di una rendita o con il decesso della persona infortunata. Il diritto a una rendita nasce al più presto quando dal trattamento medico non ci si può più aspettare un consistente miglioramento dello stato di salute. In un tale caso, prende avvio la verifica del diritto alla rendita e il diritto all’indennità giornaliera si estingue con la decisione.

  • Esempio: K. dell’esempio precedente fatica a riprendersi dalla caduta dal ponteggio. I problemi alla schiena sono così gravi che nemmeno dopo le cure mediche è in grado di riprendere l’attività di conciatetti. Ora deve accontentarsi di un lavoro da manovale con una paga inferiore. Dato che dal trattamento medico non ci si può più aspettare un consistente miglioramento dello stato di salute, viene avviata la verifica del diritto a una rendita. Una volta concessa la rendita, K. perde il diritto all’indennità giornaliera.

   
Se una persona disoccupata subisce un infortunio e la sua incapacità lavorativa supera il 50 per cento, l’assicurazione contro gli infortuni fornisce l’intera prestazione, metà della prestazione se l’incapacità lavorativa è superiore al 25 per cento ma raggiunge al massimo il 50 per cento. Non v’è alcun diritto all’indennità giornaliera se l’incapacità lavorativa è del 25 per cento o inferiore.

Nell’ottica dell’obbligo di ridurre il danno, l’assicurazione contro gli infortuni può obbligare una persona disoccupata ad accettare un’attività adeguata alle condizioni di salute? Ciò è ammesso nella misura in cui sia verosimile che la persona infortunata sarà durevolmente impedita a svolgere l’attività esercitata da ultimo e non si tratti un evento labile, anche nel caso in cui la capacità di svolgere l’attività consueta sia indiscutibilmente limitata dalle conseguenze dell’infortunio. L’assicurazione contro gli infortuni deve però concedere alla persona un certo periodo per adeguarsi alla nuova situazione (ricerca di un lavoro ecc.). Nella prassi, è considerato adeguato un periodo di tre-cinque mesi. L’assicurazione contro gli infortuni dovrà poi verificare sulla base di un confronto dei redditi se un’indennità giornaliera è ancora dovuta. Secondo quanto così calcolato, il diritto all’indennità giornaliera si riduce o si estingue.

  • Esempio: quando è rimasta vittima di un incendio, T. era disoccupata, al beneficio di indennità giornaliere dell’assicurazione contro la disoccupazione e alla ricerca di un posto nella sua consueta attività di ricezionista. Nonostante tutte le cure prodigate, il volto è rimasto sfigurato dalle cicatrici e T. difficilmente potrà di nuovo trovare un posto come ricezionista. L’assicurazione contro gli infortuni può quindi invitare T. a trovare un’attività adeguata (p.es. in un call center), concedendole 3-5 mesi per la ricerca. Dato che per l’assicurazione contro la disoccupazione T. aveva un guadagno assicurato di 60'000 franchi e in un call center potrebbe al momento lavorare soltanto al 60 per cento e percepire 30'000 franchi l’anno, l’indennità giornaliera dell’assicurazione contro gli infortuni viene ridotta del 50 per cento.

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Nesso di causalità quale condizione

Tra l’infortunio (risp. la malattia professionale) e l’incapacità al lavoro deve sussistere un nesso di causalità.
Tale nesso è dato se, senza infortunio (risp. malattia professionale), l’incapacità al lavoro non sussisterebbe del tutto, non sarebbe della stessa entità o non sarebbe subentrata nello stesso momento. L’infortunio non deve pertanto essere la sola o l’immediata causa. Se il nesso di causalità è dimostrato dal punto di vista medico, l’obbligo di prestazione dell’assicuratore si estingue soltanto quando il danno alla salute rimane ancora solo ed esclusivamente dovuto a cause estranee all’infortunio, ossia quando viene a cadere il nesso di causalità.

  • Esempio: W. soffre da anni di mal di schiena ricorrenti. Due mesi dopo avere iniziato l’attività di piastrellista, durante il lavoro scivola e cade. I problemi alla schiena peggiorano e il medico lo dichiara inabile al lavoro al 100 per cento. W. percepisce un’indennità giornaliera dalla SUVA. Quattro mesi dopo l’infortunio, il medico di fiducia di quest’ultima giunge alla conclusione che le conseguenze dell’infortunio sono guarite, i problemi restanti sussisterebbero anche se non si fosse verificato l’infortunio. Dato che è venuto a mancare il nesso di causalità, l’erogazione dell’indennità giornaliera viene interrotta.

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Riduzione dell’indennità giornaliera in caso di sovraindennizzo

Una persona infortunata limitata in modo permanente nelle sue possibilità di conseguire un reddito ha diritto dopo un anno di attesa a una rendita AI. Finché dal trattamento medico ci si può aspettare un consistente miglioramento dello stato di salute, l’assicurazione contro gli infortuni continua però a versare un’indennità giornaliera. La persona percepisce quindi prestazioni da diverse assicurazioni sociali, ma da tale cumulo non può risultare un guadagno maggiore di quello che la persona avrebbe percepito senza problemi di salute. Vi è il cosiddetto sovraindennizzo se le prestazioni sociali legalmente dovute superano il guadagno di cui l‘assicurato è stato presumibilmente privato in seguito all‘evento assicurato, incluse le spese supplementari provocate dallo stesso evento (p.es. spese di cura) ed eventuali diminuzioni di reddito subite da congiunti. Poiché le rendite del primo pilastro, ossia dell’AI e dell’AVS, non possono essere ridotte, in caso di sovraindennizzo viene ridotta l’indennità giornaliera.

  • Esempio: T., un manovale, ha un incidente sugli sci. A causa delle gravi ferite riportate, un anno dopo è ancora sotto cure mediche e completamente inabile al lavoro. Dall’AI percepisce una rendita intera pari a 2200 franchi al mese. Dato che con l’indennità giornaliera di 4300 franchi e la rendita di 2200 supera di 1150 franchi la presunta perdita di guadagno, l‘indennità giornaliera viene ridotta di 1150 franchi.


La questione del sovraindennizzo si pone anche nel caso in cui subisca un infortunio una persona al beneficio di una rendita AI e pure attiva professionalmente. La presunta perdita di guadagno corrisponde in una situazione del genere al reddito che la persona percepirebbe con la piena capacità al lavoro.

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Basi giuridiche

  • Assicurazione obbligatoria: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 1a - 3 LAINF; <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>artt. 1 - 8 OAINF; <link https: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 129-131 OAINF
  • Assicurazione facoltativa: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>artt. 4 – 5 LAINF, <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>artt. 134 - 140 OAINF
  • Cassa suppletiva: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>artt. 72 e 73 LAINF
  • Infortunio: art. 4 LPGA, <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 6 LAINF, <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 9 – 11 OAINF
  • Infortuni professionali: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 7 LAINF, <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>artt. 12 e 13 OAINF
  • Infortuni non professionali: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 8 LAINF, <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 13 OAINF
  • Malattie professionali: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 9 LAINF, <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 14 OAINF, <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation index.html _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>allegato 1 OAINF
  • Guadagno assicurato: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 15 LAINF, <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>artt. 22 - 24 OAINF
  • Indennità giornaliera: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>artt. 16 e 17 LAINF, <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>artt. 25 - 27 OAINF
  • Riduzione dell’indennità giornaliera: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>artt. 36 - 39 LAINF, <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>artt. 49 e 50 OAINF
  • Sovraindennizzo: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>artt. 68 e 69 LPGA

Indemnité journalière de l’assurance-accidents

Les accidents ne sont guère prévisibles. Ils se produisent subitement et ont souvent de graves conséquences financières. Si une personne devient incapable de travailler à la suite d’un accident, il faut entre autres se demander si elle a droit à une indemnité journalière et sous quelles conditions. Le présent chapitre traite cette question et aborde d’autres points concernant l’indemnité journalière de l’assurance-accidents.

  • <link la page assurance>Assurance obligatoire
  • <link la page quand y a-t-il accident ou maladie professionnelle>Quand y a-t-il accident ou maladie professionnelle ?
  • <link la page montant de>Montant de l’indemnité journalière
  • <link la page naissance et extinction du>Naissance et extinction du droit
  • <link la page causalité de en tant que condition à>La causalité de l’accident en tant que condition à remplir
  • <link la page réduction de journalière en cas>Réduction de l’indemnité journalière en cas de surindemnisation
  • <link la page bases>Bases légales

Assurance obligatoire

Tous les travailleurs occupés en Suisse sont obligatoirement assurés contre les accidents. Sont considérées comme des travailleurs, toutes les personnes liées par un rapport de travail impliquant une obligation de verser un salaire. Le fait qu’une personne soit malade ou handicapée n’a pas d’importance. Dès qu’elle est liée par un rapport de travail, la personne doit être assurée sans réserve contre les conséquences des accidents. Les travailleurs sont même assurés lorsque leur employeur a omis de conclure une assurance ou de payer les primes. Dans ce cas, les prestations prévues par la loi sont fournies soit par la SUVA (pour les entreprises attribuées à la SUVA) ou par la caisse supplétive.

Tous les bénéficiaires d’une indemnité journalière de l’assurance-chômage sont aussi obligatoirement assurés.

Les personnes employées à temps partiel qui travaillent moins de 8 heures par semaine sont uniquement assurées contre les accidents professionnels. L’assurance-accidents obligatoire ne les protège pas contre les accidents non professionnels. Il faut néanmoins savoir que, pour ces personnes, les accidents qui se produisent sur le trajet accompli pour se rendre au travail ou en revenir, sont considérés comme accidents professionnels.

Les travailleurs indépendants domiciliés en Suisse et les membres de leur famille qui collaborent à l’entreprise et ne sont pas assurés à titre obligatoire (par ex. les personnes qui travaillent dans l’entreprise de leur époux sans toucher de salaire), peuvent s’assurer à titre facultatif.

Toutes les autres personnes ne sont pas assurées : à savoir, les personnes qui travaillent dans leur ménage, les étudiants, les enfants et les retraités qui n’exercent pas d’activité lucrative. En cas d’accident, ces personnes doivent, soit se contenter des prestations de leur caisse-maladie (celle-ci assume les frais de traitement tout en demandant une participation), soit compléter ces prestations par une assurance supplémentaire privée.

  • Exemple : Madame H. avait fait une formation initiale d’employée de commerce et travaillait comme comptable dans l’entreprise de peinture de son mari selon les besoins. Même si elle aurait pu adhérer à l’assurance-accidents selon la LAA à titre facultatif, elle ne l’a pas fait. Dernièrement, Madame H. a pris la décision de travailler 6 heures par semaine comme comptable dans une petite agence de voyage. De ce fait, elle est assurée obligatoirement contre les accidents professionnels et les accidents qui pourraient se produire quand elle se rend à son travail ou en revient. Si Madame H. travaillait dans l’agence de voyage pendant plus de 8 heures par semaine, elle serait aussi assurée contre les accidents non professionnels (par ex. accident de ski pendant les loisirs.) 

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Quand y a-t-il accident ou maladie professionnelle ?

L’assurance-accidents obligatoire protège aussi bien contre les conséquences des accidents que contre celles des maladies professionnelles.

Est réputé accident, toute atteinte dommageable, soudaine et involontaire, portée au corps humain par une cause extérieure extraordinaire. Sont assimilées aux accidents, certaines lésions corporelles, même si la cause extraordinaire fait défaut (par ex. les fractures, déboîtements d’articulation, déchirures du ménisque, déchirures de muscles, élongations de muscles, déchirures de tendons, lésions de ligaments, lésions du tympan). Les lésions corporelles causées à l’assuré victime d’un accident lors du traitement médical (par ex. du fait d’une erreur médicale) sont également assurées, de même que les rechutes et les séquelles tardives.

  • Exemple : Monsieur L. a totalement perdu la vue il y a quelques années. Il travaille 5 heures par jour comme employé commercial et touche en outre une rente AI. Pendant ses vacances en Italie, il heurte un obstacle sur le trottoir et fait une chute provoquant une blessure complexe au genou. La chute de Monsieur L. correspond à la définition de l’accident : il s’agit d’une at-teinte dommageable, soudaine et involontaire, portée au corps par une cause extérieure extraordinaire. Dans cette situation, le fait qu’une personne voyante n’aurait très probablement pas fait de chute à cet endroit et que le handicap a contribué à l’accident n’a pas d’importance. En effet, la cause de l’accident n’est pas un facteur déterminant. Comme Monsieur L. travaille plus de 8 heures par semaine, il est aussi assuré contre les accidents non professionnels, même s’ils surviennent à l’étranger.

Les maladies professionnelles sont également assurées. Font partie de cette catégorie, les maladies dues exclusivement ou de manière prépondérante, dans l’exercice de l’activité professionnelle, à des substances nocives ou à certains travaux. Les substances et travaux reconnus figurent sur une liste. Il existe d’autres maladies dont il est prouvé qu’elles ont été causées exclusivement ou de manière nettement prépondérante par l’exercice de l’activité professionnelle. Ces maladies sont également réputées maladies professionnelles.

  • Exemple : Madame B. travaille dans une boulangerie industrielle. A cause d’une allergie à la poussière de farine, l’assurance-accidents la déclare inapte à travailler dans cet environnement (décision d’inaptitude), et Madame B. n’a plus le droit d’exercer son métier de boulangère. L’assurance-accidents doit supporter les conséquences de cette maladie professionnelle et versera pendant un certain temps une indemnité journalière de transition et une indemnité pour changement d’occupation, afin que Madame B. puisse trouver une nouvelle orientation professionnelle.

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Montant de l’indemnité journalière

En cas d’incapacité de travail totale, l’assurance-accidents verse une indemnité journalière égale à 80% du dernier salaire touché avant l’accident, salaire appelé gain assuré. Le gain assuré est limité par la loi à 148 200 francs par an. En cas d’incapacité de travail partielle, l’indemnité journalière est réduite proportionnellement. Si, au moment de l’accident, la personne touche déjà une indemnité journalière (en remplacement du salaire), le salaire à la base de cette indemnité journalière est considéré comme gain assuré.

  • Exemple : Monsieur M. travaille dans une entreprise de construction de routes et gagne 5000 francs par mois, soit 65 000 francs par an (y compris 13e mois). Après une chute malencontreuse à bicyclette, il s’est cassé un bras et s’est bles-sé au pied, si bien qu’il ne peut plus travailler pendant plusieurs semaines. Pen-dant cette période, il reçoit de l’assurance-accidents une indemnité journalière de 142 fr.50 par jour (65 000 francs x 0,8 ÷ 365). L’indemnité journalière pour le mois d’avril se monte donc à 4275 francs (30 jours à 142 fr.50).

Si une personne séjourne dans un établissement hospitalier, son indemnité journalière subit une déduction. Pour les personnes seules sans obligation d’entretien ou d’assistance, la déduction est égale à 20%, mais au plus à 20 francs. Pour les personnes mariées et les personnes seules qui ont des obligations d’entretien ou d’assistance, la déduction est de 10%, mais au plus de 10 francs. Si la personne accidentée pourvoit à l’entretien d’enfants mineurs ou en cours de formation, il n’y a pas de déduction.

L’indemnité journalière peut aussi être réduite dans d’autres circonstances. Une réduction de l’indemnité journalière est admissible lorsque la personne a subi l’accident en commettant un crime ou un délit (par ex. conduite en état d’ivresse) ou en relation avec une entreprise téméraire (par ex. base jump). Lorsque la personne accidentée doit pourvoir à l’entretien de proches, la réduction ne peut toutefois excéder 50%.

  • Exemple : Si l’accident de bicyclette de Monsieur M. s’était produit lors d’une descente risquée en VTT, cette course aurait été qualifiée d’entreprise téméraire. Monsieur M. aurait dû s’attendre à ce que son indemnité journalière soit réduite. Cependant, comme Monsieur M. est père de deux enfants mineurs, la réduction n’aurait pas pu excéder 50%.

Lorsqu’une personne a causé un accident non professionnel par négligence grave, les indemnités journalières peuvent être réduites pendant 2 ans au maximum. Aucune autre réduction n’est admissible en cas de négligence grave.

Les indemnités journalières ne sont pas réduites lorsque l’atteinte à la santé n’est que partiellement imputable à un accident.

  • Exemple : Avant sa chute d’un échafaudage, Monsieur K. s’était déjà plaint à plusieurs reprises de maux de dos, tout en continuant à exercer normalement son métier de couvreur. Après la chute, les douleurs s’aggravent de telle manière que, pour un certain temps, il ne peut plus travailler comme couvreur. Bien que Monsieur K. ait déjà souffert de maux de dos avant l’accident, il n’est pas admissible que l’indemnité journalière de l’assurance-accident soit réduite.

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Naissance et extinction du droit à l’indemnité journalière

A partir du 3e jour après l’accident, les personnes incapables de travailler ont droit à une indemnité journalière pour tous les jours de la semaine, y compris les dimanches et les jours fériés. Aucune indemnité journalière n’est versée tant que la personne a droit à une indemnité journalière de l’assurance-invalidité (par ex. pen-dant une reconversion) ou à une allocation de maternité.

Le droit à l’indemnité journalière s’éteint lorsque la personne recouvre sa pleine capacité de travail, lorsqu’elle commence à toucher une rente ou qu’elle décède. Le droit à la rente prend naissance au plus tôt lorsqu’il n’y a plus lieu d’attendre de la continuation du traitement médical une sensible amélioration de l’état de l’assuré. Si tel est le cas, l’examen du droit à la rente commence, et le droit à une indemnité journalière prend fin avec la décision d’octroi d’une rente.

  • Exemple : Monsieur K. (voir exemple ci-dessus) se remet mal de sa chute de l’échafaudage. Ses maux de dos le handicapent à tel point qu’il ne peut plus exercer son métier de couvreur, même après le traitement médical. Il doit se contenter d’un travail auxiliaire, plus mal payé. Comme la poursuite du traitement médical ne permet plus d’attendre une sensible amélioration de son état, l’examen du droit à la rente commence. Une fois qu’une rente de l’assurance-accidents a été accordée, le versement de l’indemnité journalière de Monsieur K. prend fin.


Lorsqu’une personne au chômage est victime d’un accident et que son incapacité de travail excède 50%, elle touche la pleine indemnité journalière de l’assurance-accidents. Lorsque l’incapacité de travail est supérieure à 25% mais ne dépasse pas 50%, elle touche la moitié de l’indemnité journalière. Lorsque l’incapacité de travail est inférieure ou égale à 25%, la personne n’a pas droit à une indemnité journalière de l’assurance-accidents.

L’assurance-accidents peut-elle enjoindre aux personnes au chômage d’exercer une activité adaptée à leur atteinte à la santé, en invoquant l’obligation de contribuer à restreindre le dommage ? Cette démarche est admissible, à condition qu’il soit probable que la personne accidentée restera durablement handicapée pour la dernière activité qu’elle a exercée et qu’il ne s’agisse pas d’une évolution instable, sur une période limitée. L’obligation d’exercer une activité adaptée existe même lorsque la capacité de travail dans l’activité habituelle est incontestablement diminuée à cause des conséquences de l’accident. L’assurance-accidents doit toutefois laisser à la personne un certain temps pour s’adapter à la nouvelle situation (recherche d’un emploi, etc.). Dans la pratique, on considère une période d’adaptation de 3 à 5 mois comme appropriée. Cette période passée, l’assurance-accidents doit déterminer, en se livrant à la comparaison des revenus, si une indemnité journalière est encore due. Selon le pourcentage ainsi calculé, l’indemnité journalière est réduite ou supprimée.

  • Exemple : Madame T. était au chômage, touchait des indemnités journalières de l’assurance-chômage et cherchait à retrouver un emploi de réceptionniste, lors-qu’elle est victime d’un accident qui provoque des brûlures. Malgré le traitement, l’accident lui laisse des cicatrices au visage, de telle sorte qu’elle ne peut guère plus travailler comme réceptionniste. L’assurance-accidents peut inviter Madame T. à rechercher une activité appropriée (par ex. dans un centre d’appel). Pour ce faire, l’assurance doit lui accorder une période d’adaptation de 3 à 5 mois. Comme Madame T. disposait, dans le cadre de l’assurance-chômage, d’un gain assuré de 60 000 francs, mais qu’elle n’est pas en mesure de travailler à plus de 60% dans un centre d’appel et ne peut donc gagner que 30 000 francs par an, l’indemnité journalière de l’assurance-accidents est réduite de 50%.

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La causalité de l’accident en tant que condition à remplir

Il doit exister une relation de causalité entre l’accident (ou la maladie professionnelle) d’une part et l’incapacité de travail d’autre part.

La relation de causalité existe lorsque, en l’absence d’accident (ou de maladie professionnelle), l’incapacité de travail ne se serait pas produite, ne se serait pas produite au même moment ou n’aurait pas eu la même intensité. L’accident ne doit donc pas être la seule cause ou la cause directe de l’incapacité de travail. Lorsque la causalité de l’accident est médicalement prouvée, l’obligation, pour l’assureur, de fournir des prestations, cesse uniquement lorsque l’atteinte à la santé ne repose plus que sur des causes exclusivement étrangères à l’accident et que la causalité de l’accident n’existe donc plus.

  • Exemple : Depuis quelques années, Monsieur W. souffre régulièrement de maux de dos. Il travaille depuis deux mois comme carreleur, lorsqu’il glisse et fait une mauvaise chute. Comme ses maux de dos s’aggravent à la suite de sa chute, le médecin de Monsieur W. lui atteste une incapacité de travail de 100% et il reçoit une indemnité journalière de la SUVA. Quatre mois après l’accident, le médecin-conseil de la SUVA parvient à la con-clusion que les séquelles de l’accident sont guéries ; les troubles qui subsistent existeraient même si Monsieur W. n’avait pas eu d’accident. Comme la causalité de l’accident n’est plus établie, la SUVA cesse de verser l’indemnité journalière.

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Réduction de l’indemnité journalière en cas de surindemnisation

Une personne accidentée dont les possibilités de gain sont limitées de manière permanente reçoit une rente AI après un délai d’attente d’un an. Cependant, tant que la poursuite du traitement médical permet d’attendre une sensible amélioration de l’état, l’assurance-accidents continue à verser une indemnité journalière. Donc, la personne touche des indemnités journalières à côté de sa rente AI et perçoit ainsi des prestations de différentes assurances sociales. Cependant, cette situation ne doit pas aboutir à ce que la personne dispose de revenus plus importants que ceux qu’elle obtiendrait sans atteinte à la santé. Une surindemnisation se produit lorsque les prestations des assurances sociales dépassent le gain dont l’assuré est présumé avoir été privé, plus les frais supplémentaires (par ex. frais de traitement) et les éventuelles diminutions du revenu subies par les proches. Etant donné qu’il n’est pas permis de réduire les rentes du premier pilier, à savoir celles de l’AI et de l’AVS, ce sont les indemnités journalières de l’assurance-accidents qui sont diminuées en cas de surindemnisation.

  • Exemple : Monsieur T. est manœuvre dans une entreprise de construction. Il est victime d’un accident de ski. Vu la gravité de ses blessures, il est encore en traitement médical un an après l’accident et, jusqu’à nouvel ordre, totalement incapable de travailler. Il reçoit donc une rente AI entière, d’un montant de 2200 francs par mois. Comme Monsieur T. touche de l’assurance-accidents des indemnités journalières de 4300 francs, il recevrait, avec la rente d’invalidité, 1150 francs de plus que le gain dont il est privé. Par conséquent, les indemnités journalières sont réduites de 1150 francs. 


La question de la surindemnisation se pose également lorsqu’une personne qui touche déjà une rente AI et travaille à côté, est victime d’un accident. Dans un tel cas, le gain dont l’assuré est présumé avoir été privé, correspond au gain que la per-sonne obtiendrait si elle disposait de sa pleine capacité de travail.

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Bases légales

  • Assurance obligatoire : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 1a - 3 LAA, <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 1 - 8 OLAA, <link https: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la confédération>art. 129-131 OLAA
  • Assurance facultative : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 4 et 5 LAA, <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 134 - 140 OLAA
  • Caisse supplétive : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 72 et 73 LAA
  • Accident : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 4 LPGA, <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 6 LAA, <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window le site la>art. 9 - 11 OLAA
  • Accidents professionnels : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 7 LAA, <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 12 et 13 OLAA
  • Accidents non professionnels : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 8 LAA, <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window le site la>art. 13 OLAA
  • Maladies professionnelles : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 9 LAA, <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 14 OLAA, <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation index.html _blank external-link-new-window le site de la>OLAA annexe 1
  • Gain assuré : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 15 LAA, <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 22 - 24 OLAA
  • Indemnité journalière de l’assurance-accidents : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 16 et 17 LAA, <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window le site la>art. 25 - 27 OLAA
  • Réduction de l’indemnité journalière de l’assurance-accidents :<link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la> art. 36 - 39 LAA, <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 49 et 50 OLAA
  • Suridemnisation : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 68 et 69 LPGA
  • <link obligatorische>Obligatorische Versicherung
  • <link wann liegt ein unfall oder eine berufskrankheit>Wann liegt ein Unfall oder eine Berufskrankheit vor?
  • <link höhe des>Höhe des Taggeldes
  • <link beginn und ende des>Beginn und Ende des Anspruchs
  • <link unfallkausalität als>Unfallkausalität als Voraussetzung
  • <link kürzung des taggeldes bei>Kürzung des Taggeldes bei Überentschädigung
  • <link rechtliche>Rechtliche Grundlagen

Obligatorische Versicherung

Alle in der Schweiz beschäftigten Arbeitnehmenden sind obligatorisch unfallversichert. Als Arbeitnehmende gelten Personen in einem Arbeitsverhältnis mit Lohnzahlungspflicht. Nicht von Bedeutung ist, ob eine Person krank oder behindert ist. Sobald sie in einem Arbeitsverhältnis steht, muss sie vorbehaltlos gegen die Folgen von Unfällen versichert werden. Arbeitnehmende sind selbst dann versichert, wenn ihr Arbeitgeber es unterlassen hat, eine Versicherung abzuschliessen oder die Prämien zu zahlen. In diesem Fall werden die gesetzlichen Leistungen entweder von der SUVA (bei Betrieben, die der SUVA zugeteilt sind) oder von der sogenannten Ersatzkasse erbracht.  

Ebenfalls obligatorisch versichert sind zudem alle Bezüger eines Arbeitslosentaggeldes.  

Teilzeitbeschäftigte Arbeitnehmende, deren Arbeitszeit weniger als 8 Stunden pro Woche beträgt, sind nur gegen Berufsunfälle versichert. Bei Nichtberufsunfällen besteht kein Versicherungsschutz im Rahmen der obligatorischen Unfallversicherung. Unfälle auf dem Arbeitsweg gelten bei diesen Personen aber als Berufsunfälle.  

In der Schweiz wohnhafte Selbständigerwerbende und ihre nicht obligatorisch versicherten mitarbeitenden Familienangehörigen (z.B. Personen, die ohne Lohn im Betrieb ihres Ehegatten arbeiten) können sich freiwillig versichern lassen.  

Nicht versichert sind alle übrigen Personen: im Haushalt arbeitende Personen, Studierende, Kinder und nicht erwerbstätige Rentner. Diese Personen müssen sich bei einem Unfall entweder mit den Leistungen ihrer Krankenkasse begnügen (Übernahme von Behandlungskosten mit Kostenbeteiligung) oder diese durch eine private Zusatzversicherung ergänzen.

  • Beispiel: Frau H hat eine kaufmännische Grundausbildung und half bisher bei Bedarf ohne Lohn in der Buchhaltung des Malergeschäfts ihres Ehemannes aus. Obwohl es möglich gewesen wäre, sich freiwillig der UVG-Versicherung anzuschliessen, hat sie dies nicht getan.
    Neu arbeitet Frau H während 6 Stunden pro Woche als Buchhalterin in einem kleineren Reisebüro. Durch diese Tätigkeit ist sie für Berufsunfälle obligatorisch versichert, das heisst für Unfälle, die sich bei der Arbeit oder auf dem Arbeitsweg ereignen. Würde Frau H im Reisebüro mehr als 8 Stunden pro Woche arbeiten, wäre sie auch für Nichtberufsunfälle (z.B. Skiunfall in der Freizeit) obligatorisch versichert.

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Wann liegt ein Unfall oder eine Berufskrankheit vor?

In der obligatorischen Unfallversicherung sind sowohl die Folgen von Unfällen wie auch die von Berufskrankheiten versichert.  

Als Unfall gilt die plötzliche, nicht beabsichtigte schädigende Einwirkung eines ungewöhnlichen äusseren Faktors auf den menschlichen Körper. Den Unfällen gleichgestellt sind gewisse Körperschädigungen, auch wenn es an einer ungewöhnlichen Einwirkung fehlt (z.B. Knochenbrüche, Verrenkungen, Meniskusrisse, Muskelrisse und -zerrungen, Sehnenrisse, Bandläsionen oder Trommelfellverletzungen). Versichert sind auch Schädigungen, die einer verunfallten Person bei der Heilbehandlung zugefügt werden (z.B. durch ärztliche Kunstfehler), sowie Rückfälle und Spätfolgen.

  • Beispiel: Herr L ist vor einigen Jahren vollständig erblindet. Er arbeitet während 5 Stunden pro Tag als kaufmännischer Angestellter und erhält daneben eine IV-Rente. Während seiner Ferien in Italien stürzt er über ein Hindernis auf dem Trottoir und zieht sich dabei eine komplizierte Knieverletzung zu.
    Der Sturz von Herrn L erfüllt den Unfallbegriff: Es liegt eine plötzliche, nicht beabsichtigte schädigende Einwirkung eines ungewöhnlichen äusseren Faktors auf den menschlichen Körper vor. Nicht von Bedeutung ist, dass eine sehende Person an dieser Stelle kaum gestürzt wäre, dass also die Sehbehinderung für den Unfall mitverantwortlich ist, denn auf die Ursache des Unfalls kommt es nicht an. Da Herr L mehr als 8 Stunden pro Woche als Arbeitnehmer tätig ist, ist er auch für Nichtberufsunfälle voll versichert, und zwar auch für solche im Ausland.
     

Ebenfalls versichert sind Berufskrankheiten. Darunter fallen Krankheiten, welche bei der beruflichen Tätigkeit vorwiegend oder ausschliesslich durch gewisse Stoffe oder Arbeiten verursacht worden sind. Die anerkannten Stoffe und Arbeiten sind in einer Liste aufgeführt. Auch andere Krankheiten, die nachgewiesenermassen stark überwiegend durch eine berufliche Tätigkeit verursacht worden sind, gelten als Berufskrankheit.

  • Beispiel: Frau B arbeitet in einer Grossbäckerei. Aufgrund einer Mehlstauballergie erlässt die Unfallversicherung eine Nichteignungsverfügung und Frau B darf ihren Beruf als Bäckerin nicht mehr ausüben. Die Unfallversicherung hat für die Folgen dieser Berufskrankheit aufzukommen und wird während einer gewissen Zeit ein Übergangstaggeld und eine Übergangsentschädigung bezahlen, damit sich Frau B beruflich neu orientieren kann.

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Höhe des Taggeldes

Bei voller Arbeitsunfähigkeit bezahlt die Unfallversicherung ein Taggeld von 80% des letzten vor dem Unfall bezogenen Lohnes, des sogenannten versicherten Verdienstes. Dieser versicherte Verdienst ist gesetzlich auf maximal 148‘200 Franken pro Jahr begrenzt. Bei teilweiser Arbeitsunfähigkeit wird das Taggeld entsprechend gekürzt. Erhält die verunfallte Person zur Zeit des Unfalls bereits ein Taggeld (als Lohnersatz), so gilt der Lohn, der diesem Taggeld zugrunde liegt, als versicherter Verdienst.

  • Beispiel: Herr M arbeitet bei einer Strassenbaufirma und verdient 5'000 Franken pro Monat bzw. 65'000 Franken pro Jahr (inkl. 13. Monatslohn). Nach einem unglücklichen Sturz mit dem Fahrrad hat er sich einen Arm gebrochen und eine Fussverletzung zugezogen, so dass er für mehrere Wochen arbeitsunfähig ist. In dieser Zeit erhält er von der Unfallversicherung ein Taggeld von 142.50 Franken pro Tag (65’000 Franken x 0,8 : 365). Das Taggeld für den Monat April beträgt somit 4'275 Franken (30 Tage à 142.50 Franken).
     

Hält sich eine Person auf Kosten der Unfallversicherung in einer Heilanstalt auf, erfolgt ein Abzug vom Taggeld. Bei Alleinstehenden ohne Unterhalts- und Unterstützungspflichten beträgt der Abzug 20% bzw. maximal 20 Franken, bei Verheirateten und bei unterhalts- oder unterstützungspflichtigen Alleinstehenden beträgt er 10% bzw. maximal 10 Franken. Hat die verunfallte Personen für minderjährige oder in Ausbildung stehende Kinder zu sorgen, wird kein Abzug vorgenommen.  

Das Taggeld kann unter gewissen Umständen auch gekürzt werden. So ist eine Kürzung des Taggeldes zulässig, wenn die Person den Unfall bei Ausübung eines Verbrechens oder Vergehens (z.B. beim Fahren in angetrunkenem Zustand) oder im Zusammenhang mit einem Wagnis (z.B. Base-Jumping) erlitten hat. Wenn die verunfallte Person für Angehörige zu sorgen hat, darf die Kürzung aber höchstens 50% betragen.

  • Beispiel: Hätte sich der Fahrradunfall von Herrn M bei einer riskanten Downhill-Abfahrt mit dem Mountain Bike ereignet, wäre dies als Wagnis qualifiziert worden. Herr M hätte mit einer Kürzung des Taggeldes rechnen müssen. Da Herr M Vater von 2 minderjährigen Kindern ist, dürfte die Kürzung aber maximal 50% betragen.
     

Hat eine Person einen Nichtberufsunfall grobfahrlässig verursacht, so können die Taggelder während höchstens 2 Jahren gekürzt werden. Ansonsten ist bei Grobfahrlässigkeit keine Kürzung zulässig.  

Keine Kürzung der Taggelder erfolgt, wenn die Gesundheitsschädigung nur teilweise Folge eines Unfalls ist.

  • Beispiel: Herr K hat sich bereits vor seinem Sturz vom Baugerüst hin und wieder über Rückenbeschwerden beklagt, seinen Beruf als Dachdecker aber immer ohne Einschränkung weiter ausgeübt. Durch den Sturz verschlimmern sich die Beschwerden derart, dass er seine Tätigkeit als Dachdecker vorübergehend nicht mehr ausüben kann. Obwohl Herr K bereits vor dem Unfall unter Rückenbeschwerden litt, darf das Unfalltaggeld nicht gekürzt werden.

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Beginn und Ende des Anspruchs

Arbeitsunfähige Personen haben ab dem 3. Tag nach dem Unfall Anspruch auf ein Taggeld für alle Wochentage, einschliesslich der Sonn- und Feiertage. Solange Anspruch auf ein Taggeld der Invalidenversicherung (z.B. während einer Umschulung) oder auf eine Mutterschaftsentschädigung besteht, wird aber kein Taggeld bezahlt.  

Das Unfalltaggeld erlischt mit der Wiedererlangung der vollen Arbeitsfähigkeit, mit dem Beginn einer Rente oder mit dem Tod der verunfallten Person. Ein Rentenanspruch entsteht frühestens dann, wenn von der Fortsetzung der ärztlichen Behandlung keine namhafte Besserung mehr erwartet werden kann. Ist dies der Fall, wird die Rentenprüfung eingeleitet und der Taggeldanspruch endet mit dem Rentenentscheid.

  • Beispiel: Herr K aus dem obigen Beispiel erholt sich nur schlecht von seinem Sturz vom Baugerüst. Seine Rückenbeschwerden behindern ihn derart, dass er seinen Beruf als Dachdecker auch nach der medizinischen Behandlung nicht mehr ausüben kann. Er muss sich nun mit einer schlechter bezahlten Hilfsarbeit begnügen. Da von der Fortsetzung der ärztlichen Behandlung keine namhafte Besserung mehr erwartet werden kann, wird die Rentenprüfung eingeleitet. Nachdem eine Unfallrente zugesprochen wurde, endet das Unfalltaggeld von Herrn K.
     

Verunfallt eine arbeitslose Person und ist sie zu mehr als 50% arbeitsunfähig, erhält sie das volle Unfallversicherungstaggeld. Beträgt die Arbeitsunfähigkeit mehr als 25%, aber höchstens 50%, erhält sie das halbe Taggeld. Bei einer Arbeitsunfähigkeit von 25% und weniger, entfällt der Anspruch auf ein Unfallversicherungstaggeld.  

Kann die Unfallversicherung arbeitslose Personen unter dem Titel der Schadenminderungspflicht zur Aufnahme einer leidensangepassten Tätigkeit verpflichten? Dies ist zulässig, sofern die verunfallte Person in ihrer zuletzt ausgeübten Tätigkeit voraussichtlich dauernd beeinträchtigt ist und nicht nur ein labiles Geschehen während einer zeitlich beschränkten Dauer vorliegt; und zwar selbst dann, wenn die Arbeitsfähigkeit in der angestammten Tätigkeit unbestrittenermassen aufgrund der Unfallfolgen beeinträchtigt ist. Die Unfallversicherung muss der Person aber eine gewisse Anpassungszeit gewähren, um sich auf die neue Situation einzustellen (Stellensuche etc.). In der Praxis wird eine Anpassungszeit von 3-5 Monaten als angemessen erachtet. Für die Zeit danach hat die Unfallversicherung anhand eines Einkommensvergleichs zu prüfen, ob weiterhin noch ein Taggeld geschuldet ist. Je nach Ergebnis des so ermittelten Prozentsatzes verringert sich der Taggeldanspruch oder er erlischt ganz.

  • Beispiel: Frau T war arbeitslos, bezog Arbeitslosentaggelder und suchte eine Anstellung in ihrer angestammten Tätigkeit als Receptionistin, als sie Opfer eines Brandunfalls wurde. Trotz intensiver Behandlung verbleiben entstellende Brandnarben im Gesicht, so dass Frau T kaum mehr als Receptionistin tätig sein kann. Die Unfallversicherung darf Frau T deshalb auffordern, eine angepasste Tätigkeit aufzunehmen (z.B. in einem Call Center). Sie hat ihr hierzu eine Anpassungszeit von 3-5 Monaten zu gewähren. Da Frau T bei der Arbeitslosenversicherung einen versicherten Verdienst von 60’000 Franken aufwies, in einem Call Center zurzeit nur in einem 60%-Pensum einsatzfähig ist und dabei 30’000 Franken pro Jahr verdienen kann, wird ihr Unfalltaggeld um 50% gekürzt.

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Unfallkausalität als Voraussetzung

Zwischen dem Unfall (bzw. der Berufskrankheit) einerseits und der Arbeitsunfähigkeit andererseits muss ein Kausalzusammenhang bestehen.  

Der Kausalzusammenhang ist gegeben, wenn ohne Unfall (bzw. Berufskrankheit) die Arbeitsunfähigkeit gar nicht, nicht in gleicher Stärke oder nicht im gleichen Zeitpunkt eingetreten wäre. Der Unfall muss also nicht die alleinige oder unmittelbare Ursache sein. Ist die Unfallkausalität einmal ärztlich nachgewiesen, so entfällt die Leistungspflicht des Unfallversicherers erst dann, wenn der Gesundheitsschaden nur noch und ausschliesslich auf unfallfremden Ursachen beruht, die Unfallkausalität also wegfällt.

  • Beispiel: Herr W leidet schon seit einigen Jahren immer wieder an Rückenbeschwerden. Er arbeitet seit zwei Monaten als Plattenleger, als er bei der Arbeit ausrutscht und unglücklich stürzt. Weil Herr W von seinem Arzt wegen der Verschimmerung seiner Beschwerden zu 100% arbeitsunfähig geschrieben wird, erhält er von der SUVA ein Taggeld.
    4 Monate nach dem Unfall gelangt der Vertrauensarzt der SUVA zum Ergebnis, die Folgen des Unfalls seien abgeheilt; die verbleibenden Beschwerden würden heute auch ohne das Unfallereignis bestehen. Wegen Wegfalls der Kausalität wird das Taggeld eingestellt.

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Kürzung des Taggeldes bei Überentschädigung

Eine verunfallte Person, die bleibend in ihren Erwerbsmöglichkeiten eingeschränkt ist, erhält nach einer einjährigen Wartezeit eine IV-Rente. Solange von der Fortsetzung der ärztlichen Behandlung noch eine namhafte Besserung erwartet werden kann, richtet die Unfallversicherung aber weiterhin ein Unfalltaggeld aus. Die Person erhält also neben ihrer IV-Rente zusätzlich auch Unfalltaggelder und somit Leistungen verschiedener Sozialversicherungen. Dies darf nun aber nicht dazu führen, dass die Person dadurch mehr Einkünfte erzielt, als sie ohne gesundheitliche Beeinträchtigung erzielen würde. Eine sogenannte Überentschädigung liegt dann vor, wenn die Sozialversicherungsleistungen den mutmasslich entgangenen Verdienst zuzüglich der verursachten Mehrkosten (z.B. Behandlungskosten) sowie allfälliger Einkommenseinbussen von Angehörigen übersteigen. Da die Renten der 1. Säule, also der IV und der AHV, nicht gekürzt werden dürfen, werden bei einer Überentschädigung die Unfalltaggelder gekürzt.  

  • Beispiel: Herr T ist Hilfsarbeiter auf dem Bau und erleidet einen Skiunfall. Aufgrund der schweren Verletzungen ist er auch ein Jahr nach dem Unfall noch in medizinischer Behandlung und bis auf weiteres vollumfänglich arbeitsunfähig. Er erhält deshalb eine ganze IV-Rente in der Höhe von 2‘200 Franken pro Monat. Weil Herr T mit dem Unfallversicherungstaggeld von 4'300 Franken und der Rente von 2'200 Franken insgesamt 1'150 Franken mehr erhalten würde als sein mutmasslich entgangener Verdienst, wird das Taggeld um 1'150 Franken gekürzt.
     

Die Frage nach einer Überentschädigung stellt sich auch, wenn eine Person verunfallt, die bereits eine IV-Rente bezieht und daneben erwerbstätig ist. Als mutmasslich entgangener Verdienst gilt in einem solchen Fall dasjenige Einkommen, das die betreffende Person bei voller Arbeitsfähigkeit erzielen würde.

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Rechtliche Grundlagen

  • Obligatorische Versicherung: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 1a - 3 UVG; <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 1 - 8 UVV; <link https: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 129-131 UVV
  • Freiwillige Versicherung: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 4 und 5 UVG, <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 134 - 140 UVV
  • Ersatzkasse: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 72 und <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>73 UVG
  • Unfall:<link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische> Art. 4 ATSG, <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 6 UVG, <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 9 - 11 UVV
  • Berufsunfälle: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 7 UVG, <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 12 und 13 UVV
  • Nichtberufsunfälle: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 8 UVG, <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 13 UVV
  • Berufskrankheiten: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 9 UVG, <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 14 UVV, <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation index.html _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>UVV Anhang 1
  • Versicherter Verdienst:<link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische> Art. 15 UVG, <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 22 - 24 UVV
  • Unfalltaggeld: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 16 und <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>17 UVG, <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 25 - 27 UVV
  • Kürzung des Unfalltaggeldes: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 36 - 39 UVG, <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 49 und 50 UVV
  • Überentschädigung: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 68 und 69 ATSG

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