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Il Consiglio degli Stati chiamato a esprimersi sul diritto di voto per tutte le persone con disabilità

Ai sensi dell’articolo 136 della Costituzione federale, le persone «interdette per infermità o debolezza mentali» non possono votare, una discriminazione che in Svizzera colpisce circa 16'000 persone. Il Consiglio degli Stati ha approvato oggi la modifica di questo articolo con 29 voti favorevoli e 13 contrari. Pro Infirmis saluta questo passo verso il diritto di voto per tutte le persone con disabilità.

Il Consiglio degli Stati ha approvato la modifica dell’articolo 136 della Costituzione federale, il quale oggi esclude dai diritti politici circa 16'000 persone sottoposte a curatela. La Camera alta ha così dato seguito a una rivendicazione di lunga data delle dirette e dei diretti interessati, di Pro Infirmis e della prima sessione delle persone con disabilità.

I Cantoni mostrano la strada

L’attuale regolamentazione viola inoltre gli impegni internazionali assunti dalla Svizzera. La Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dalla Svizzera, esige che gli Stati garantiscano i diritti politici di tutte le persone con disabilità. Alcuni Cantoni rispettano già questa direttiva: Ginevra, Appenzello Interno e Glarona hanno stralciato la discriminazione dalle Costituzioni cantonali, mentre Zurigo, Zugo e Soletta cercano una soluzione simile.

Un passo importante in un lungo processo politico

Al Consiglio federale spetta ora il compito di attuare la mozione. Poiché essa chiede di stralciare il testo discriminatorio dalla Costituzione, sarà necessaria una votazione popolare.

Non si sa ancora quando si potrà votare in merito, è però certo che sarà l’occasione per tematizzare le pari opportunità e il contributo che le persone con disabilità possono fornire alla società. «Siamo molto felici che il Parlamento si sia espresso favorevolmente e siamo sicuri che il popolo vorrà porre fine a questa discriminazione», ha dichiarato Manuele Bertoli, co-presidente di Pro Infirmis e partecipante alla prima sessione delle persone con disabilità.  

Bilancio intermedio positivo della sessione delle persone con disabilità

La decisione odierna sancisce il successo della prima sessione delle persone con disabilità, tenutasi nel 2023: una delle rivendicazioni era infatti che nessuno venisse escluso dal diritto di elettorato attivo e passivo a causa di una disabilità.

Ad oggi, il Parlamento ha quindi dato seguito a due delle tre petizioni presentate. Oltre alla mozione sul diritto di voto, nel 2024 era già stato accolto il postulato 24.3001, in base al quale il Consiglio federale sta ora verificando quali misure portano a un miglioramento della partecipazione politica attiva delle persone con disabilità. «La sessione ha mostrato che il coinvolgimento delle persone con disabilità è efficace e che la politica prende sul serio queste competenze», afferma Christian Lohr, Consigliere nazionale e Presidente della prima sessione delle persone con disabilità. 

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