Esempio: Un membro della famiglia come tutti gli altri

Sarah N. era alla dodicesima settimana di gravidanza quando nel più piccolo dei due feti è stata constatata una spina bifida con mieloschisi. Un colpo per Sarah e il marito Ueli, a cui viene comunicato che, sempre ammesso che sarebbe sopravvissuto, il bambino sarebbe stato paraplegico.

Dato che si trattava di una gravidanza gemellare, un intervento in utero era fuori questione, il rischio di perdere uno o entrambi i feti era troppo grande. Dopo il parto, i chirurghi hanno chiuso la schiena di Ramona con un intervento durato sei ore. I due genitori hanno dovuto imparare molte cose in pochissimo tempo, ad esempio a inserire un catetere, dato che la vescica e l’intestino di Ramona non funzionano a causa della paraplegia.

La mamma Sarah, i gemelli di sei anni e il fratello maggiore sul divano

Nel frattempo, Ramona e il fratellino Manuel frequentano l’asilo, il primogenito Martin va alle elementari. Il Comune ha dovuto costruire una rampa per consentire a Ramona di accedere all’edificio con la sedia a rotelle. Nemmeno l’istituto scolastico è ora agibile in sedia a rotelle, bisognerà trovare una soluzione perché lei frequenterà, come i suoi fratelli, la scuola regolare.

Pro Infirmis presta alla famiglia la sua preziosa consulenza sociale e già nel primo anno ha organizzato un servizio di sostegno che si occupa una volta la settimana (all’inizio due) solo della bimba. «Per noi è un grande aiuto e funziona benissimo», spiega Sarah N.

Tirar grandi due maschietti vivaci e una bimba in sedia a rotelle è molto impegnativo e mette a dura prova il rapporto di coppia. Lo scorso settembre, Sarah e Ueli N. si sono separati di comune accordo. «Cerchiamo di fare in modo che la quotidianità dei bambini sia più normale possibile», continua Sarah N., che aggiunge: «Auguro il meglio ai miei figli. A Ramona in particolare che, nel limite del possibile, possa condurre una vita normale ed essere sempre ben integrata». Per come abbiamo conosciuto la famiglia, nulla dovrebbe impedire che ciò si realizzi.

«Per noi il servizio di sostegno è un grande aiuto e funziona benissimo.»

Sarah N.
mamma di Ramona

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