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Il cordino girasole da sei mesi nei trasporti svizzeri

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Sei mesi fa, le FFS hanno introdotto l’utilizzo del cordino girasole, un laccetto portachiavi riconosciuto internazionalmente quale simbolo per segnalare una disabilità invisibile. Con questo progetto, la Svizzera compie un passo verso la comprensione e, di conseguenza, anche l’inclusione nello spazio pubblico.

La quotidianità con una disabilità invisibile

Molte disabilità non sono riconoscibili a uno sguardo esterno, ragione per la quale le dirette e i diretti interessati sono spesso confrontati con ostacoli e incomprensioni nella vita quotidiana. Combattere e spiegare tali barriere può a sua volta risultare difficile proprio a causa della natura stessa della disabilità invisibile. Un segno distintivo, come il cordino girasole, può rivelarsi molto utile.

Le sfide di viaggiare con una disabilità invisibile

Da qui l’importanza del progetto lanciato a giugno 2025 dalle FFS, seguite a ruota dagli aeroporti di Zurigo e Ginevra. Viaggiare è infatti particolarmente stressante per chi ha una disabilità invisibile, per esempio le persone nello spettro autistico o che soffrono di disturbi d’ansia, malattie neurologiche oppure emicrania: dato che le loro limitazioni non sono immediatamente riconoscibili, si trovano spesso a dover giustificare il bisogno di un posto a sedere, laddove persone cieche e con problemi motori evidenti non incontrano obiezioni. Il cordino girasole non conferisce privilegi, ma segnala la necessità di comprensione e sostegno.

Che cos’è il cordino girasole?

Si tratta di un simbolo discreto per segnalare che la persona che lo indossa ha una disabilità invisibile, una sorta di prima mediazione con l’ambiente circostante. Questo ausilio facoltativo mira a favorire la comunicazione e la comprensione, per esempio in viaggio o nei luoghi pubblici.

Segno distintivo già affermato negli aeroporti, nei supermercati o negli uffici pubblici di paesi come la Gran Bretagna, la Germania e gli Stati Uniti, in Svizzera è ancora poco conosciuto, benché le dirette e i diretti interessati abbiano espresso il desiderio di una maggiore comprensione nella vita quotidiana.

Un primo bilancio dopo sei mesi

Pro Infirmis saluta gli sforzi delle FFS e degli aeroporti di Zurigo e Ginevra volti a introdurre il cordino girasole, ma sottolinea che questo simbolo si dimostra efficace solo se il personale di bordo, il servizio di sicurezza e gli altri passeggeri sono sufficientemente sensibilizzati sull’argomento. Le persone con disabilità invisibili incontrano inoltre difficoltà anche in altri spazi pubblici, per esempio quando fanno la spesa, partecipano a eventi culturali o interagiscono con le autorità.

Le aziende possono manifestare il loro sostegno con appositi badge o adesivi con la scritta «I support the sunflower». Qui si trova una panoramica di organizzazioni che utilizzano ufficialmente il cordino girasole.

Altrettanto importante è sensibilizzare la popolazione svizzera sul tema, sulle esigenze delle persone con disabilità invisibili e sugli ostacoli che devono affrontare, in modo che sappia come comportarsi con chi indossa il cordino girasole. Dato che le necessità possono variare notevolmente, occorre sempre informarsi prima di agire: una persona può aver bisogno di più tempo, un’altra di una comunicazione più chiara e semplice o di meno stimoli esterni. Solo così questo simbolo potrà dimostrare la sua efficacia a tutto beneficio di un approccio rispettoso e indulgente. Pro Infirmis si impegna ad aumentarne la notorietà e a coinvolgere nuovi partner.

Dove ordinare il cordino girasole?

Il cordino girasole può essere ritirato gratuitamente presso sedici centri viaggiatori FFS, l’aeroporto di Ginevra e il Technorama. La Fondazione Denk an mich, importante sostenitrice di questo progetto, ha creato una mappa con tutti gli attuali punti di distribuzione. Il laccetto portachiavi può essere ordinato anche nel negozio online di Autismo Svizzera.

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