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La Sessione dei giovani chiede l’ancoramento giuridico della sessione delle persone con disabilità

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La Sessione dei giovani chiede che la sessione delle persone con disabilità sia sancita per legge e si tenga una volta l’anno, e che le rivendicazioni che ne emergono siano trattate in modo vincolante dal Parlamento o dal Consiglio federale.

La gioventù discute di inclusione e partecipazione politica

Una volta l’anno, Palazzo federale è in mano alle e ai giovani, quando duecento rappresentanti da tutta la Svizzera si riuniscono per discutere le loro idee e formulare rivendicazioni politiche. Per quattro giorni dibattono su temi di attualità, si confrontano con politiche e politici, e portano nuove prospettive nella politica nazionale.

Quest’anno, Pro Infirmis ha accompagnato la sessione in qualità di esperta di inclusione e di politica in materia di disabilità. Le e i partecipanti hanno posto domande cruciali, analizzato le barriere nel sistema politico e dimostrato un forte impegno a favore delle pari opportunità. Ne è emersa la richiesta di istituzionalizzare la sessione delle persone con disabilità.

Pro Infirmis saluta la rivendicazione

Pro Infirmis saluta questa rivendicazione. La prima sessione delle persone con disabilità, organizzata nel 2023 dalla stessa Pro Infirmis nella sala del Consiglio nazionale, aveva approvato una risoluzione sulla partecipazione politica e sui diritti politici delle dirette e dei diretti interessati. Anche in quell’occasione, era emerso l’auspicio di un’istituzionalizzazione della sessione, la cui prima edizione ha chiaramente dimostrato l’importanza della sensibilizzazione, della partecipazione e delle pari opportunità strutturali. Un ancoramento giuridico permetterebbe uno svolgimento regolare e un’implementazione continua delle rivendicazioni nel processo politico.

Un passo avanti, ma non è finita

Pro Infirmis sottolinea che una sessione annuale delle persone con disabilità è un passo importante verso la partecipazione politica delle dirette e dei diretti interessati, ma non è certo l’obiettivo finale.

Una reale inclusione presuppone che le persone con disabilità siano rappresentate a tutti i livelli politici, anche nelle due Camere dell’Assemblea federale. L’istituzionalizzazione della sessione non sostituisce la rappresentanza effettiva in tutti gli organi, causa per la quale si impegna anche il Forum 22. Solo in questo modo la Svizzera potrà essere una democrazia inclusiva.

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